Come i rotariani vivono la Leadership

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Facendo seguito alla già interessante giornata di formazione del 6 febbraio 2021, la scuola sempre aperta del Rotary ha offerto un secondo seminario al quale ha preso parte il Segretario Generale del Rotary International e della Rotary Foundation, John Hewko.

Il Presidente Pippo Scalzo ed i soci del Club Costa Gaia sono stati presenti.

Sempre emozionante l’ascolto degli inni al via all’incontro, con i saluti del Governatore Alfio Di Costa e la presentazione istituzionale del prefetto distrettuale Nabor Potenza. Ricca di significati la testimonianza di John Hewko che ha guidato ad una interpretazione ampia della leadership nel confronto internazionale di ambienti e condizioni territoriali nelle quali l’Associazione opera guardando alla crescita generazionale che dal presente si proietta al futuro.

Il tema “Come i rotariani vivono la Leadership” è stato sviluppato attraverso le esperienze ed i modelli di vita professionale e rotariana narrati da ciascun intervistato alla tavola rotonda.

Affascinanti i modi di interpretazione che hanno preso vita nella vision di riferimento, negli stili e nelle pratiche quotidiane che la differenziano ma convergono su punti essenziali riflettendosi anche nella preghiera rotariana che da 116 anni accompagna la fede dell’appartenenza. Per quanto una commissione internazionale stia riflettendo su possibili adeguamenti organizzativi del Rotary ai tempi che mutano, la performance della qualità dei rapporti e dei risultati misurabili sul futuro rimane legata alla capacità di ciascuno di operare nel sociale con senso di responsabilità che è anche etica e morale.

Leader in campo, dunque, quando si è scelti, si è chiamati ad un impegno che è sempre plurale, al quale occorre dare un senso che trova al centro la persona e dirige all’obiettivo finale che è il generare collettività.

Il vocabolario della leadership si è arricchito di suggerimenti: dai binomi passione e competenza, visione e coscienza, umiltà e ambizione, pazienza e ascolto, autonomia e responsabilità, al lavoro di squadra che necessita di fiducia, di urgenze, di scambio e reciprocità, del prendersi cura dell’altro quando nessuno di guarda, di coraggio, di speranza, di audacia nel tracciare una strada lasciando quella più comoda, capaci di creare impatto e misurarlo. Costruire un orizzonte insomma, pensando che altri sapranno continuare perché nella continuità si alimenta la unicità rotariana, quella che incide, traccia il solco ed educa, che offre esempi e non teme le sfide, che si traduce in potenza generatrice. Costruire una visione, è stato detto, con il pensiero dei costruttori di cattedrali medievali che non avrebbero visto completare il fabbricato ma sapevano che sarebbe stata un’opera significativa. Quel pensiero in sintesi identifica il leader rotariano ovunque il rotariano si trovi, convinto che esiste il meglio ancora da offrire.

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